
Immagini da “Scateniamoci“, l’evento di Confindustria iniziato oggi
Decidere di investire tempo e risorse in una startup è sempre segno di coraggio, a maggior ragione in tempi in cui qualsiasi investimento sembra dover spaventare.
Anche e soprattutto in questo, però, sta la ricchezza delle startup e di chi ci lavora: le società che iniziano e che lo fanno in modi e ambiti spesso innovativi sono una risorsa comune e importante per tutti.
Restare in movimento, creare fermento e utilizzare il proprio entusiasmo per produrre nuovo lavoro e nuove possibilità è un modo di crescere e di far crescere. Anche le aziende tradizionali possono “attingere” dal mondo delle startup, traendo da queste realtà rivolte al futuro nuova linfa per innovarsi e per trovare nuove strade.
Chi vuole riuscire a utilizzare al meglio il proprio talento per fare impresa deve innanzitutto sfruttare tutti gli strumenti a sua disposizione e i più importanti sono la formazione e l’informazione: incontrarsi, conoscersi, parlare ed esserci sono gesti importanti.
Anche di questo si parla a “Scateniamoci”, l’evento di Confindustria che si tiene in questi giorni a Santa Margherita Ligure e che vuole spingere in primo luogo i giovani a liberare l’Italia da vincoli e catene, come recita nella frase scelta come simbolo.
Fare startup è anche questo: la voglia di cogliere suggerimenti, il non limitarsi a raccogliere dei feedback ma cercarli e il costruire il proprio lavoro giorno per giorno, facendo crescere il proprio team e le proprie competenze.
Il coraggio non è di tutti, ma si annida molto nei giovani (forse più lungimiranti ed avventurieri). Conosco un giovane che ha lasciato il certo (assistente all’università e poi dipendente di una grande banca d’affari inglese tra Londra e Milano) per l’incerto (si è licenziato e trasferito in India per aiutare le aziende italiane ad entrare in questo grande mercato).
L’Olanda, in una ricerca interna e non ufficiale, ha selezionato le società di servizi e di marketing in India (al fine di segnalarle agli imprenditori olandesi) collocando al primo posto la società di questo giovane italiano. L’Italia ignora queste realtà. Investiamo nella meritocrazia dei giovani.
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